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Enciclopedia del Mistero e dell'Impossibile
FANTASMI
IN ITALIA
Fantasmi a Roma è un film satirico del 1961 in cui si racconta la storia di un gruppo di fantasmi d'altri tempi (Tino Buazzelli, Marcello Mastroianni e Sandra Milo) che 'vivono' in un antico palazzo nobiliare che sta per essere demolito per far posto ad un modernissimo centro commerciale. Con il rischio di sfratto gli Spettri, ovviamente legati alle loro vecchie abitudini e tradizioni, elaborano un piano per far saltare il progetto. Si rivolgono al Caparra, famoso pittore del Seicento anche lui fantasma (Vittorio Gassman), il quale fa un affresco che renderà l'edificio intoccabile perché di interesse storico-artistico. Tra scherzi e lazzi i Fantasmi di Roma raggiungeranno il loro scopo.
Il tono ridanciano del racconto riduce i Fantasmi Italiani in Fantasmi all'Italiana, cioè privi del carattere orrifico che ad esempio nei Fantasmi Inglesi siamo abituati a vedere. Da noi ci sono soprattutto storie d'amore di Dame e Cavalieri o di tesori nascosti sorvegliati dagli Spiriti, narrazioni fascinose come il tempo che fu.
I Fantasmi in Italia
Fra tante storie e leggende si trovano racconti di antica data che popolano i Castelli, le Fortezze e le Dimore principesche di tutte le regioni, dove le essenze immateriali o Spiriti dell'Oltretomba vagano rievocando la vita e le imprese di grandi personaggi del passato o grossi eventi della storia dei diversi luoghi.
Così nelle regioni meridionali, che nei secoli scorsi furono continuamente esposte alle incursioni dei Saraceni, si tramanda soprattutto la presenza di ombre di guerrieri cristiani o musulmani ancora impegnati a sfidare il nemico e la morte.
In Italia centrale si mostrerebbero gli spettri di Papi e condottieri - come Cesare Borgia - che tra Medioevo e Rinascimento condizionarono la vita della gente nello Stato Pontificio. In Toscana umbratili presenze incrociano le memorie della famiglia de' Medici che nei Secoli d'oro della Rinascenza condizionò fortemente la vita politica della regione.
Al Nord le storie di fantasmi si legano principalmente a vicende d'amore e gelosia oppure al cliché antico dei tesori nascosti, con l'eccezione del Piemonte dove la dimensione spettrale assume i toni di una ritualità spettacolare. E' uno dei casi più strani tra le apparizioni nei vari Castelli d'Italia.
TRE STORIE STRAVAGANTI
Il Castello della Rotta
Il Castello di Moncalieri
Si trova a Moncalieri ed è quello il luogo in cui ogni anno nella notte del 13 giugno c'è l'appuntamento fisso di un gruppo di 'figuranti' che in abiti religiosi - come monaci, preti o suore - sfilano insieme a 'cavalieri medievali' e al lume di fiaccole girano intorno all'antico maniero. C'è in tutto questo il retaggio di remote leggende e quella del 13 giugno a Moncalieri è una sfilata del tempo passato e perciò quel corteo di ombre non è composto da esseri viventi e i 'figuranti' in realtà sono 'Spettri'.
Si tratterebbe insomma di una vera e propria Processione di Fantasmi.
Quel Castello, che un tempo fu abitato dai misteriosi Cavalieri Templari, conserva forse le eterne maledizioni di quei monaci-guerrieri condannati a morte dalla Santa Inquisizione che forse chiedono giustizia muovendosi in veste di frati e cavalieri nella tenebra di una notte di giugno. In altri giorni si vede vagare lo spirito di un ragazza che tanti anni fa si uccise buttandosi giù dalle mura del fortilizio, e poi l'anima in pena di un bambino che nel tempo che fu morì travolto da cavalli di passaggio.
Tutte queste presenze occulte fanno anche scherzi sinistri però e compaiono nelle foto dei turisti. Si sono viste di recente queste foto paranormali in cui le immagini di animali e mostri si sovrappongono ai volti dei visitatori.
Vero o falso? Non si sa, ma la Parapsicologia classifica la rocca di Moncalieri come il Castello più infestato d'Italia... di più
Un Fantasma che parla
La chiamavano Azzurrina perché era nata albina e i genitori le coloravano i capelli di azzurro. Una notte di tempesta scomparve nel nulla nelle segrete del Castello di Montebello (Rimini) di cui il padre era signore e padrone nel Trecento. Ricomparve d'improvviso nel 1990, quando una troupe della Rai registrò senza volerlo una voce di bambina che nel maniero di Montebello veniva dai sotterranei invocando la mamma. Si risente ogni cinque anni, sempre a beneficio di un apparecchio di registrazione, debole ma in qualche modo percepibile. Quella voce è veramente il lamento di Azzurrina?
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Il Cavaliere senza testa
Un tremendo fragore di armi invase le strade di Otranto per tutta la giornata; spade cristiane e scimitarre turchesche scintillarono al sole del 15 agosto 1480 tentando di uccidere il nemico in mille duelli. In più bombarde di mare lanciate dai battelli saraceni di Mechmèt Pascià verso la città aggiungevano il rombo delle cannonate e il tonfo dei crolli di mura e bastioni.
Alla fine Otranto fu presa dai Turchi, con il seguito di eccidi della gente del posto ma rimane il ricordo di eroiche gesta di guerrieri e capitani. Soprattutto quello di Giulio Antonio Acquaviva, conte di Conversano, che continuò a combattere anche oltre la vita. Decapitato da un fendente nemico durante un duello, secondo la leggenda non smise di far strage di soldati saraceni terrorizzati dal guerriero morto che continuava a vivere. Poi, il cavallo lo condusse al castello di Sternatia, dove il Cavaliere senza testa cadde nel definitivo silenzio dell'eternità.
Ma la leggenda continuò perché il suo spettro si vedrebbe ancora, in posa guerresca, nelle notti di agosto sul tracciato degli antichi bastioni di Otranto... di più
